Giardino Botanico

La vasca ellittica... ... da rifugio a piante acquatiche, pesci e uccelli. Ninfee Fiori di Loto Carrubbo Giardino6 Giardino7 Il giardino botanico e' al centro di un vasto nespoleto Produzione del giardino Giardino11 Giardino12 Giacobina in primo piano ai lati dei gradini Giardino14 Giardino15 Giardino16 Giardino17 Giardino18 Giardino19 La collezione di palme esotiche lungo la piscina principale Palme esotiche Palme esotiche Giardino23 Giardino24

Villa Cecilia è situata al centro di un antico nespoleto di 10,000 m2. La coltivazione della “Nespola Rossa del Giappone” e del “Nespolone di Trabia”, prodotte in Italia quasi esclusivamente nella zona di Trabia grazie alle sue favorevoli condizioni climatiche, è stata avviata dal dopoguerra e per anni ha contribuito alla sua ricchezza.

Oggi le nespole sono ancora coltivate nella zona ma il loro principale contributo al territorio è di carattere ambientale ed estetico. Il Nespolo, oltre che per i suoi frutti, è infatti apprezzato in tutto il mondo come pianta sempreverde dalle belle foglie di forma allungata.

Nell’intento di arricchire la biodiversità della villa e per non sottrarre spazio al nespoleto, è stato impiantato un giardino pensile sui tetti e nei balconi del complesso principale di Villa Cecilia.

Con la grande piscina ed i terrazzamenti che la circondano lato monte, è nata la grande collezione di palme esotiche native dell'Australia, Florida, Madagascar e Messico: quattro Ravanee rivularis intorno l'idromassaggio e poi Arcontophenix alexandrae, Bismarckia nobilis, Noedypsis decaryi (Triangle palm), Sabal palmetto, Macrozamia moorei, Dasylirion etc…. Le essenze sono indicate con cartellini di riconoscimento.

Sempre intorno alla piscina grande è poi presente una collezione di Crassulaceae.

Sparsi nella villa fiori tropicali come Justicia (Jacobinia o Brazilian Plume Flower), Pachystachys lutea, Odontonema strictum (Firespike) e rose rampicanti sui pergolati e sulle staccionate.

Il giardino è curato personalmente dalla proprietaria, appassionata di botanica, ed è stato piantumato curando l'alternanza dei colori delle foglie e l'ottimizzazione dello scalare delle fioriture nel corso dell’anno, sull’esempio dei giardini creati da autorevoli paesaggisti.



Articolo dell'Unione Garden Club d'Italia (UGAI)

Nel mese di Luglio 2015, Villa Cecilia Trabia è stata visitata da rappresentanti dell'Unione Garden Club d'Italia (UGAI) che hanno scritto un resoconto nel sito web UGAI. L'articolo è riportato di seguito e visibile qui.


Il giardino di Cecilia - di Marzio e Giusi Giacalone (UGAI)


Luglio 2015

Abbiamo visitato un orto botanico unico in Sicilia.

Disposto sul fianco di una collina, a forma di grande anfiteatro rivolto verso il mare (distante non più di 70 – 80 mt.), organizzato in terrazzamenti di varia forma ed ampiezza, contiene una grande quantità di specie botaniche, alcune di alto pregio e rarità, di origine siciliana, mediterranea ed anche tropicale.

In omaggio e a testimonianza delle antiche coltivazioni endemiche della zona una larga parte del terreno ospita un nespoleto.

Il complesso è ampio, molto ampio e impressiona anche per la cura e la studiata collocazione delle specie arboree.

Ve lo vogliamo dire subito: non è un solo un orto botanico; è il parco che fa da cornice a "Villa Cecilia Trabia", situata a Trabia, 20 km a est di Palermo.

Trasformata dai proprietari, Cecilia e Gioacchino, in villa residence 4 stelle lusso, si articola su tre edifici (oltre la grande Villa Principale) perfettamente e discretamente inseriti tra la vegetazione del grande parco, una piscina (con vasca da 20 mt) che degrada in una sottostante ampia vasca idromassaggio che, a sua volta, degrada in una vasca ornamentale. Il complesso può ospitare fino a 22 clienti ai quali viene riservata un’ accoglienza di alta qualità comprensiva di assistenza turistica, affitto di mezzi nautici ecc.

All’ingresso si è subito attratti da una grande vasca, di forma ellittica dove, tra piante acquatiche di vario tipo, nuotano pesci di colori, dimensioni e specie varie, sulla cui voracità non abbiamo dubbi come conferma Gioacchino che si diverte a nutrirli insieme ai nipoti.

Dall’alto di un poggio domina la mole della grande Villa Principale. Il viale comincia a salire tra specie botaniche rare (per la zona) come la pianta del caffè e angoli attrezzati per il riposo e l’intrattenimento ludico degli ospiti. Mentre si sale ci si ferma molto frequentemente per ammirare specie botaniche che Cecilia ci illustra menzionando anche il nome latino.

Clerodendrum trichotomum - Spathodea campanulata con fiori che somigliano a tulipani rossi – Catalpa dai fiori rosa – Jacaranda dal portamento elegante – Tipuana tipu (o palissandro del Brasile) dai fiorellini gialli – Coffea arabica - Pachypodium dai fiori bianchi campanulati profumatissimi – Acacia flamboyant dai fiori rossi fiammeggianti – Chorisia speciosa - Grevillea - Alpinia dalle spighe di porcellana – molte Alocasias - Catalpa paulownia dai fiori azzurri – vari tipi di Eritrine principalmente la cristagalli volgarmente detta albero del corallo – Schefflera - Monstera - Musa. In una zona più protetta da freddo e vento vediamo le piante tropicali: la Papaya, il Mango, il Litchis, l’Annona cherimola.

Giunti alla sommità del parco è d’obbligo sostare a lungo per godere il magnifico panorama. Lo sguardo abbraccia tutto il tratto di mare tra la punta dell’Aspra e la montagna di Cefalù. Di fronte la costruzione ottocentesca della Tonnara di Trabia, più a destra la mole del Castello dei Lanza di Trabia dove (negli anni ’50 e ’60 n.d.r) soggiornava spesso con le sue ospiti Raimondo Lanza le cui avventure ci sono narrate da Gioacchino, allora intraprendente giovanotto.

Dietro di noi un grande carrubbo dalla chioma amplissima e ramificata. Improvvisamente, un fruscio di foglie smosse ed un verso gutturale e ripetuto. Ci allarmiamo un po’ ma presto il mistero è risolto. Per la prima volta nella nostra vita vediamo due galline svolazzare tranquillamente, come grandi uccelli, tra i rami del carrubbo cercando di intimidire gli intrusi col loro grido chioccioso. Cecilia ci spiega che sono due galline venute da chissà dove che vivono da tempo sul carrubbo, allo stato selvaggio. Abbiamo pensato alle uova: devono essere buonissime (ma anche loro non dovrebbero essere male).

Cominciamo e ridiscendere, attraversiamo il grande nespoleto ed arriviamo alla terrazza della piscina. Intanto è scesa la sera e la zona, illuminata sapientemente, offre un colpo d’occhio straordinario. Spettacolo nello spettacolo la grande parete arborea che fa da sfondo ad uno dei lati lunghi della vasca.

Qui vediamo: le Chrisalidocarpus lutescens che contornano la vasca decorativa. Ai quattro angoli dell’idromassaggio le Ravenea regularis, poi Arcontophoenix alexandrae, la Arecastrum romanzoffianum volgarmente detto cocos plumosa – la palma Bismarckia nobilis - Howea fosteriana – la Neodixis o palma triangolare – la Butia capitata – l’Eritrea armata – la Phoenix reclinata – la Phoenix roebelenii – la Cycas circinalis – la Macrozamia mollis, specie protetta – la Zamia sulfurea. Vicino alla vasca con i pesci anche la Washingtonia robusta – la Livingstonia australis – una grande collezione di Bamboo - Dasilirium spinulosum - Dasilirium longissimum - Chamaerops humilis volgarmente detto Scopazzo – Sterlizie regina e altre specie – Palm Caryota di varie specie – Nolina mangiafumo mangiafumo. Il complesso è completato da docce, bagni e piccola cucina/bar.

Ci sediamo in uno dei tavoli e Cecilia ci offre uno squisito aperitivo (tartine e un rinfrescante succo di sedano con ingredienti vari).

Infine saliamo a vedere la grande Villa Principale fino su in cima alla terrazza panoramica. La vista è stupenda e, ora che si è fatto buio, ancora più suggestiva.

Per questo incontro Gioacchino e Cecilia avevano scelto un giorno in cui eccezionalmente non ci sono ospiti. Sarebbero arrivati l’indomani costringendo i proprietari a ritirarsi nella, peraltro comodissima, foresteria (Cottage Agapanto) e quando anche questa, ai primi di Agosto, sarebbe stata occupata, a rientrare a Roma.

La giornata con Gioacchino e Cecilia si è conclusa al ristorante “Al Pescatore” (a 200 mt) dove praticamente si mangia sugli scogli e dove ci attendeva una magnifica “frittura di pesce” innaffiata da uno Chardonnai ben freddo della Cusumano (ve lo raccomandiamo).

Ai carissimi amici il nostro grande ringraziamento per averci dedicato questo indimenticabile pomeriggio.

Marzio e Giusi Giacalone

Nota

- Dopo il viaggio organizzato dal Giardino Romano nella Sicilia Orientale è ora il turno della Sicilia Occidentale. E se questo viaggio dovesse realizzarsi raccomandiamo vivamente di includere nel programma una visita di Villa Cecilia. Può sinceramente reggere il confronto con i più famosi giardini italiani.

- Un ringraziamento particolare a Cecilia che ci ha fornito i nomi delle piante.

Contatti
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Villa Cecilia Trabia
Tourism & Service Srl
SS113, 4
90019 Trabia, Sicily, Italy

info@villaceciliatrabia.com

Phone: +39-338-1550331
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